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ma Lentulo avesse compiuto suo intendimento cominciato. E in questo tempo rifiutava egli gli servi, de’ quali al cominciamento grande moltitudine veniano a lui: e ciò faceva essendo assai fornito e potente per l’ajutorio della congiurazione, ed anche perocchè gli parea che fosse disconvenevole e contra sua ragione s’egli il fatto de’ cittadini avesse accomunato con gli fuggitivi servi. Ma, poichè nell’oste venne il messaggio che a Roma era stata manifestata la congiurazione, e come Lentulo e Cetego e gli altri detti di sopra erano stati guasti, molti di quegli, ch’erano venuti alla battaglia per isperanza di rapire, o per voglia o studio di novità, si partirono da lui; gli altri menò Catilina per aspri monti e per grandi vie1 nel contado di Pistoja per intendimento di fuggire in Gallia occultamente e per segreta via. Ma Quinto Metello Celere, il quale era con tre legioni nella Marca, conoscendo a che era condotto Catilina, pensò di lui quello ch’avea pensato Catilina medesimo; e, poich’egli ebbe saputa la via, che tenere dovea2, da’ fuggiti da lui, tostamente mosse sua oste, e puosesi alla valle3, onde convenia che discendesse andando verso Gallia. Antonio medesimo non era molto di lungi apparecchiato con assai gente a perseguitare nel piano li Catilinarii a fuga disposti.


CAPITOLO XLIV.


Come Catilina deliberò di combattere.


Catilina, poichè si vide rinchiuso da’ monti e dalla moltitudine de’ nimici, e che in Roma gli erano le cose a contrario, e che nè fuggir potea, nè ajuto aspettava; parvegli il miglior fatto in cotal caso cercare la ventura4 e diliberò di combattere immantinente con Antonio. Sicchè, ragunati i suoi a parlamento disse così:


CAPITOLO XLV.


Diceria di Catilina per confortare li suoi a combattere.


Io ho provato, o militi, che le parole non accrescono la forza dell’uomo, e che l’oste non diventa di cattiva provveduta5, nè timorosa va-

  1. Qui vie sia chiaramente per viaggi, avendo il latino magnis itineribus: e questo esempio potrebbe aggiungersi agli altri del Vocabolario, i quali sono men proprii.
  2. la via che tenere dovea) Tenere via vale tener cammino, andare per una via, camminare. Non vogliamo tralasciar di avvertire che tener via si usa anche figuratamente per tener modo, prendere i mezzi necessarii e adattati a far qualche cosa. Così il Boccaccio nella nov. 30: Cominciò ec, a pensar che via e che modo egli dovesse con lei tenere.
  3. e puosesi alla valle) Puose è maniera aulica del preterito del verbo porre; ed oggi si ha a dire pose.
  4. cercare la ventura) il testo ha: in tali re fortunam belli tentare; e se il traduttore avesse aggiunto la parola battaglia, ed avesse detto cercar la ventura della battaglia, sarebbe stato più chiaro.
  5. non diventa di cattiva provveduta) Cattivo qui si ha ad intendere vile, vigliacco, dap-