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parte seconda 437

ha nome Ling-pao,1 e dove ancora si mostra una casa, in cui la tradizione vuole che Lao-tse scrivesse il suo Tao-tê-King.

Sse-ma-thsien non reca nè la data della nascita, nè quella della morte del filosofo; ma gli storici cinesi, investigando altri documenti e altre tradizioni, sono arrivati a stabilire, ch’egli venne al mondo l’anno terzo del re Ting de’ Ceu, che risponde all’anno 604 av. C., cinquantatrè anni prima che nascesse Confucio. Il famoso colloquio che questi ebbe con Lao-tse, secondo l’opinion generale avvenne l’anno diciottesimo del re King (502 av. C.): in quel tempo Confucio aveva quarantanove anni, e Lao-tse ne avrebbe avuti centodue. Ora, siccome quest’ultimo non visse più di ottantaquattro anni; e Confucio quando si andò in quel paese aveva tra i sei e i sette lustri, la data che abbiam riferita sembra del tutto erronea; ed è a preferirsi l’altra, la quale è ammessa pure da alcuni, dell’anno ventesimoterzo del sovrano, che regnò immediatamente avanti a quello che abbiamo ora menzionato, e che anch’egli aveva nome King. A questo modo s’avrebbe l’anno 521 av. C.: alquanto innanzi che morisse Lao-tse, e mentre Confucio era nel suo trentunesimo anno di età.

Teniamo ora a narrar la leggenda; la quale noi tradurremo dallo scritto di Ko-hung, che la compose come poco sopra s’è detto. Vedremo, fra le altre cose, che l’autore per dar credito a quel che racconta, mostra di sprezzare certi Taosi che scrissero maraviglie della vita del filosofo, mentre egli, a sua volta, l’empie di fatti soprannaturali.

«Lao-tse aveva nome Cung-erh, e cognominavasi


  1. Nel Shen-ceu, Ho-nan-fu, provincia di Ho-nan.