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parte seconda 423

quel che c’è di concreto, di corporeo, non è che «Materia» nelle due forme di Khi e di Cih; tutto quel che c’è d’astratto non è che «Forza» (Li) nelle due forme di Yin e di Yang «positiva» e «negativa». Ma si noti però, che quando si dice Li, o Yin-Yang, non s’intende sempre la forza astrattamente considerata in sè stessa, nelle due suddette forme, ma la materia agente sotto l’influsso di quelle forze, ossia la materia nello stato di Yin di Yang: a quel modo che un fisico direbbe corpo nello stato elettrico, per indicare un corpo, che ha acquistate certe speciali qualità, che si fan conoscere per certi effetti speciali.

Ora dunque dal Thai-kih si separarono dapprima i due Principii sopraddetti, chiamati il Principio attivo e il passivo, o il positivo e il negativo, o il mascolino e il femminino: o meglio si separarono due essenze o materie prime (due Khi), l’una nello stato di Yin, l’altra nello stato di Yang. Queste due essenze per via di una serie infinita di congiungimenti e di trasformazioni riuscirono a formare i «Cinque elementi» costituenti la sostanza delle cose, i quali sono: terra, metallo, acqua, fuoco e legno. Laonde il Thai-ki-tu-shuo dice: «I Cinque elementi riuniti formano lo Yin e lo Yang; lo Yin e lo Yang riuniti formano il Thai-ki». Anche a rischio di ripetere quel che abbiamo detto, sarà bene esporre la Genesi del Mondo secondo quella scrittura.

«— Il moto e la quiete erano nel Thai-ki. Quando incominciò il moto, si produsse lo Yang; quando tornò la quiete, si produsse lo Yin. La grande unità si separò in que’ due Principii supremi; e l’alternarsi del moto e della quiete continuandosi, l’eterna vicenda dello Yin e dello Yang formò la vita dell’Universo. — Il moto è l’energia efficace del Chéng, «Perfezione», che è origine di tutte