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parte seconda 411

il superiore e l’inferiore, nacquero quelle virtù che devon governare le relazioni tra gli uomini».1

I brani e i capitoli dell’Yi-king, che riguardano in qualche modo la generazione del mondo e di tutte le cose, formano la sostanza dell’opera: nè io li posso riferire qui, chè in fondo ripetono i concetti medesimi, i quali hanno altre volte formata la nostra attenzione, e che tra poco dovremo di nuovo chiarire, trattando delle speculazioni filosofiche della scuola de’ Sung. Giova però osservare che, mentre nell’altre scritture canoniche, brevemente, ma lucidamente si parla di siffatto argomento con acconce parole; lo Yi-king ama trattar per simboli, sostituendo a’ nomi che hanno significato preciso e definito, voci che possano esprimere più concetti diversi. Inoltre, nello Yi-king stesso, anche i numeri hanno molta parte alla manifestazione del pensiero dell’autore; cosicchè le idee principali sulla generazione dell’universo, oltre al venire dichiarate con lo stesso linguaggio degli altri King, e ripetute coll’espressione de’ simboli, sono anche esposte per via di numeri. E la genesi immaginata dal nostro testo, la quale riferimmo poco innanzi, si può in fine ridurre alla seguente progressione arimmetica: 1 + 1 = 2 + 2 = 4 + 4 = 8 (× 8 = 64).2 I primi cinque numeri (1, 2, 3, 4, 5) per mezzo di metamorfosi produssero la materia dei cinque elementi acqua, fuoco, legno, metallo e terra; gli altri cinque (6, 7, 8, 9, 10) li perfezionarono e finirono, dando a ciascuno le lor proprie


  1. Yi-king, Hsü-kua-cuan, i.
  2. Cioè il Thai-ki produsse i Due principi (1 + 1 = 2); i Due principii produssero le Quattro figure (2 + 2 = 4); le Quattro figure produssero gli Otto kua (4 + 4 = 8). Gli otto kua moltiplicati per sè stessi diedero le sessantaquattro immagini.