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canto terzo. 41

     Da due tante d’onore avversatrici
190Posseduto, incalzato, esagitato
Che farà l’infelice? Arduo torreggia
Ed aspro tutto di fulminee bocche
Il muro che lo serra, e par che debba
Da tutti assalti assicurarlo. Gravi
195Gemon di molta cerere, e per molte
Lune provvista le riposte celle.
Nulla è che manchi a qual sia uopo. Al fianco
Gli stan tre volte dieci mila intatte
Spade, e assai prodi, a cui morir più giova
200Che patteggiar la vita, ed incruente
Ceder l’armi. Che più? Pugnan per lui
I venti e l’onde. Impetüosa pioggia
L’assediante flagella. Irato inonda
L’Istro il vallo Francese. E qual già sotto
205Le fatali di Troja inclite mura
Di Teti al figlio oppor si vide il Xanto
I divini suoi flutti, e del grand’Ilio
Ritardar la caduta; non diverso
Contra il Gallico Eroe le vïolente
210Onde solleva il regnator superbo