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canto terzo. 35

Ire e redir di ciurme e di soldati,
D’armi, di carri e di navali arnesi,
Che l’udire e il veder mettean nell’alma
In un solo sentir confusi e misti
60Terror, diletto e maraviglia. A tanta
Provvidenza di mezzi, a tanta mole
Di travaglio assistente è la Paura,
Che per tutto discorre e tutto osserva,
Tutto esamina attenta, e mai non posa.
65Poi quando su le dure opre mortali
Stende il velo la notte, alto s’estolle
Su le nubi la Furia, e con lugubre
Lungo ululato orrendamente grida:
BONAPARTE. Si svegliano al tremendo
70Nome gli azzurri addormentati, e corrono
Alle vedette rabbuffati e pallidi.
Notano da che parte il vento spiri,
E del mar su le fosche onde la vista
Intendendo e l’orecchio, ad ogni fiotto
75Temon l’arrivo delle Franche antenne.
Svegliasi anch’esso di Vindsor su l’ebre
Piume il deliro Coronato, e corre