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lo ’ntelletto volsece apicciare,
210 ché de legere ha forte entetidemento.
Ché, quanto piú el sapere va crescendo,
tanto piú trova en Dio la smesuranza;
lo ’ntendemento vasse devencendo:
anegalo en profondo per usanza
215 l’ordene serafico, apparendo
nello ’nfocato viver per amanza;
questo defetto vásecce adempiendo,
abraccian lo Signor per desianza
e cusi sempremai lo va tenendo:
220 en ciò la caritate ha consumanza.
Or preghiamo lo Signore potente
che per sua bontade e cortesia
esso dirizi si la nostra mente,
che sempre tengam la diritta via:
225 si ch’en futuro non siam perdente
d’aver en cielo la sua compagnia;
molto se porrá tener dolente
chi nello’nferno fatt’ha albergarla,
ché sempre viverá en fuoco ardente:
230 campene noi la Vergene Maria. Amen.