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696 I PROMESSI SPOSI

fu perchè non n’ebbe il fiato. Gli mancaron le ginocchia, gli s’appannò la vista; ma fu un primo momento; al secondo, era ritto, più desto, più vigoroso di prima; in tre salti girò la capanna, fu sull’uscio, vide colei che aveva parlato, la vide levata, chinata sopra un lettuccio. Si volta essa al rumore; guarda, crede di travedere, di sognare; guarda più attenta, e grida: “oh Signor benedetto!”

“Lucia! v’ho trovata! vi trovo! siete proprio voi! siete viva!” esclamò Renzo, avanzandosi, tutto tremante.



“Oh Signor benedetto!” replicò, ancor più tremante, Lucia: “voi? che cosa è questa! in che maniera? perchè? La peste!”

“L’ho avuta. E voi...?”

“Ah!... anch’io. E di mia madre...?”

“Non l’ho vista, perchè è a Pasturo; credo però che stia bene. Ma voi... come siete ancora pallida! come parete debole! Guarita però, siete guarita?”

“Il Signore m’ha voluto lasciare ancora quaggiù. Ah Renzo! perchè siete voi qui?”