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g.b. della porta e g. grataroli 83

Della Porta si è quello d’avere criticato e rifiutato l’Astrologia e le tradizioni medioevali, facendo per quanto era possibile, colla coltura ed i mezzi dei tempi, delle osservazioni dirette.

Ciò in verità non è originale merito del Della Porta, poichè il Grataroli si mostra già nel 1554 nella sua Fisionomia liberato completamente dalle influenze astrologiche, ed il suo trattatello, quantunque di mole e di intenti molto più modesti di quello del fisionomista napoletano, è meraviglioso per chiarezza, precisione e praticità e per le basi naturalistiche su cui si fonda.

E poichè è una rivendicazione di priorità che io voglio qui affermare e perchè di questo medico veramente geniale si sono dimenticati gli scrittori più recenti di fisionomica o l’hanno considerato erroneamente come un imitatore e seguace, non solo dello stesso Della Porta, ma di altri minori, mi fermerò sulla sua vita, anche perchè, col solo tratteggiarla, si può in certo qual modo supplire ad uno sguardo storico dell’ambiente nel quale questi studi, che preconizzavano l’indirizzo positivo dell’esame somatico e fisico nella medicina, prendevano vigoroso impulso; sguardo che gioverebbe alla comprensione genetica della Scienza Antropologica.


7. — Abbiamo le più complete notizie di lui in un opuscolo dei 1789 del conte G. B. Gallizioli, il quale, ritenendo che i biografi del Grataroli, fossero stati fino allora incompleti e non sufficienti a dare un esame concetto del valore di