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i fisionomisti nel seicento 125

facoltà speculativa che per mezzo dei segni fissati nel corpo, apparenti o noti, argomenta le passioni naturali e le propensioni degli uomini„.

“E le affezioni che il fisionomo può rintracciare non si possono mutare od abolire; che se alcuno è stupido di natura non potrà forzatamente acuire l’ingegno„. Vera intuizione della facoltà e del determinismo delle azioni umane. Dimostra l’utilità e la nobiltà di queste indagini:

“Se fu celebrato sempre il detto di Apollo: nasce te ipsum, tanto maggior elogio dovremo dare alla Fisiognomica che per un retto sentiero ci introduce alla conoscenza di noi stessi. Utile per l’educazione dei fanciulli, nelle relazioni colla comunità, ad esercitare la moderazione di sè e degli altri„.

Combatte gli oppositori e coloro che le negano il valore e la scienza, perchè di molte cose non sa dar ragione delle quali solo l’esperienza parla in favore.

“E il fisico„, dice, “non ha forse molte cose di cui ignora le cause? Delle quali solo ha fatto esperienza? Perchè il magnete attira il ferro? Alberto Magno nelle meraviglie del mondo dice osservi cose che, manifeste ai sensi, hanno oscura la loro ragione, altre la cui essenza è ovvia e palese, e sono invece oscure ai sensi„.

Entrando poscia nel cuore dell’argomento consiglia di trarre i segni più certi dalle parti alte del corpo: Capo, torace, braccia. “Nel capo come in una rocca tutti i ministeri dei sensi sono costituiti e di là si parte ogni moto; il petto do-