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i fisionomisti nel seicento 117

stendono in piano indicano tristezza ed inettitndine a grandi sforzi.

Le sopracciglia arcuate dinotano arroganza; se si elevano in alto con frequenti movimenti, iracondia ed audacia. Le sopracciglia, che si stendono in arco elevato, dinotano i capaci d’amore per bellezza, per ardore. Amano riamati e tollerano i placidi comandi di Venere, che li favorisce. Quelle che sono inflesse verso il naso spirano austerità„.

Fa poi uno studio della zona mimica oculare parlando delle palpebre:

“Le palpebre che pendono languidamente ingrossate denotano i sonnolenti, se le palpebre rosseggiano, manifestano gli inverecondi„.

Curiosi sono i seguenti canoni sulle pupille:

“La pupilla larga indica stoltezza, inettitudine e semplicità; la pupilla piccola, quando risplende negli occhi, manifesta un uomo astuto, scaltro, infame, libidinoso; le pupille moderate palesano probità d’animo e di costumi.

Se le orbite si muovono in giro inegualmente, indicano strazi, orribili delitti, pensati da un animo facinoroso„.

Considera quindi in un capitolo speciale la grandezza degli occhi:

“Poichè dinotano pigrizia, ingegno inebetito e tardo, non approviamo gli occhi grandi. La natura diede ai buoi occhi grandi e gravi.

Se gli occhi grandi sono lividi, dinotano gli inverecondi, gli invidiosi e i crudeli.

Gli occhi piccoli indicano i pusillanimi, i