Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/283

642 I Nibelunghi

Eran di fuoco) la corazza;1 eppure,
Morto cadea dinanzi al menestrello
Quel di terre signore. Hàgene e Hawarto
265Incontravansi allor. Chi li guardava,
Mirar dovea portenti. Ora, alle inani
Cadean de’ forti colpi assai di spada,
E per costui de la Burgundia terra2
Morir dovette Hawarto. Allor che spento
270Di Danimarca e di Turingia i prodi
Videro il prence loro, alto e tremendo
Per quella casa si levò scompiglio,
Pria che con mano poderosa attingere
Ei potesser la soglia. Elmi e pavesi
275Andâr spezzati in novero d’assai.
     Itene a dietro e fate sì ch’egli entrino!
Gridò Volkero. Non vedranno mai
Compir desìo ch’egli hanno, ed anche è d’uopo

  1. Le maglie squarciate, nel cadere, coprirono la corazza. Tale è l’interpretazione di questo passo oscuro data dal Bartsch.
  2. Hàgene.