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I Nibelunghi 589

Ch’io già non oso innanzi ad Ètzel sire
Male ad alcuno ordir per odio, ch’ei
340Volentieri d’assai li tuoi congiunti
Vede contenti. E s’io facessi alcuna
Offensïone a lor, d’essa non mai
Perdono avrei dal mio signore. — Disse:
     No, no, Bloedelin sire! Io tutto il tempo
345Devota a te sarò. Darò in compenso
Argento ed oro ed una sposa ancora,
Vaga, la donna di Nudungo. Quella
Persona sua piena d’amor potrai
Accarezzar di molta voglia. Ancora,
350Oltre a’ castelli, tutta la contrada
Io ti darò. Così, con molta gioia,
Nobile cavalier, sempre potrai
Menar tua vita, quando la contrada
T’acquisti ove Nudungo abitò un giorno.
355Io questo, che oggi ti prometto, assai
Con fede osserverò. — Come quel premio
Intese prence Bloedelino, intanto
Che sì gli piacque in sua beltà colei,
Per assalti credè prestar servigio

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