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I Nibelunghi 375

Andò gentil! Con gran desìo Gunthero
E Gernot accogliean con le sue genti
L’ospite, in guisa che addiceasi a lui,
250E il re della sua man prendea pur anco
Il buon Rüedgero e menavalo al seggio
Ov’ei prima assidea. Mescer fu ingiunto
(E ciò si fe’ di voglia buona) agli ospiti
Idromele squisito e il vin migliore
255Che nella terra, là dal Reno intorno,
Rinvenir si potè. Gere e Gislhero
Ambo venìano intanto, e le novelle
Udite avean degli ospiti venuti
E Volkero e Dancwarto. Eran di lieta
260Alma per tanto, e là, dinanzi al sire,
Ai cavalieri e nobili ed onesti
Fean le accoglienze, ed Hàgen di Tronèga
Al suo signor così dicea: Gli è d’uopo
Che di tanto abbian merto in lor servigi
265I nostri cavalier, per che il margravio
Tale amor ci addimostra. Egli, lo sposo
Di Gotelinde bella, abbia per questo
La sua mercede. — Tralasciar cotesto,