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I Nibelunghi 241

Debitamente la persona mia
È addetta con amor. — Di gran mattino,
Dimani, disse il nobile signore,
Egli verranno. Or, se bramate voi
40Gli ospiti accôrre, v’affrettate intanto,
Che aspettarli non debbasi da noi
Qui, nel castello. In nessun tempo mai
Ospiti più graditi a me non vennero.
     All’istante indicea che le sue ancelle,
45Che le sue donne, buone ricercassero
Le vestimenta, quali era concesso
Di rinvenir migliori, e quali innanzi
Agli ospiti dovean li suoi consorti
Recar. Cotesto volentier le donne
50Fecero, e questa agevol cosa è a dirsi.
Anche affrettârsi in lor servigi tutti
Gli uomini di Gunthero, e a sè raccolse
L’ospite regio i valorosi suoi
Tutti, e in gran pompa cavalcando mosse
55La regina pur anco. Ai dolci ospiti
Molti e d’assai si fecero i saluti.
Deh! con qual gioia ei fûro accolti! Parve

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