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I Nibelunghi xix

Högni, come essi con gli altri fratelli entrano nella reggia di Atli, per invito di costui, vorrebbe salvarli e v’adopra ogni suo potere. Atli però, frustrato nel suo disegno di possedere il tesoro che quelli avevano nascosto nel Reno, tutti li manda a morte, e Gudruna, per vendicare i fratelli, appresta allo sposo un’orribile convito facendogli mangiare il cuore dei due suoi figli, Erp ed Eitil, e incendiando poi la sala del convito per perir poi essa stessa nell’immane incendio con lo sposo e i convitati. Nè di tal mutamento si può assegnare alcuna plausibile ragione, se non forse che nell’Edda, più antica e pagana, prevale e vince il sentimento di famiglia, vivissimo presso le antiche stirpi germaniche, laddove nei Nibelunghi, più recenti, prevale e vince l’amor di sposo.

Ma, se non nella sostanza del racconto, nel modo di condurlo e nelle idee che accompagnano e informano il racconto, tro-