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I Nibelunghi 75

Mentre, stanchi dell’armi, fean ritorno
Molti gagliardi cavalieri. Il sire
Con grandezza ed onor gli ospiti suoi
Tutti curava, e di ben note genti
700Era piena la terra e di straniere.
Ei sì, con molto amor, volle che cura
De’ più gravi feriti altri prendesse;
E tracotanza lor, qual cosa vile,
Umilïata fu. Ricca mercede
705Anche fu data a chi di medic’arti
Perito si dicea, copia d’argento
Senza peso notarne, oltre a lucente
Oro, perchè agli eroi, dopo distretta
Della battaglia, guarigion recata
710Fosse per essi. Anche a le genti sue
Colà raccolte fè gran doni il sire,
E a quei che ritornarsi a lor dimore
Voleano ancor, pregando altri si volse,
Come suol farsi a’ dolci amici, ond’elli
715Rimanesser pur anche; e il re venìa
A consigliarsi per qual foggia mai
Dovrebb’ei compensar le genti sue,