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molti Pontefici, oltre la stretta attinenza che ha con molti Potentati d’Italia. A tutte queste funtioni assisterono sempre l’Abbate Cesare Malvicino Segretario, & il Signor Carlo Cento fiorini Cavallerizzo maggiore di detto Principe, ambidue Gentilhuomini riguardevoli, come fece anche il Signor Mario Baviera pur gentilhuomo domestico di S. Eccellenza, che vi s’impiegò con ogni ardenza, & applicatione. Ne’ giorni carnevaleschi andò la Regina tra questi virtuosi trattenimenti, mischiando gli effetti della sua pietà con diverse visite di Chiese, e particolarmente di quella del Giesù, dove con apparato nobile, furono esposte le 40 Hore. Appariva sul palco un Aggregato con bella dispositione de’ sei Monti, che porta S. S. nell’impresa di sua casa, sopra di cui come sia hoggidì posta la Chiesa giusto la Profetia d’Isaia, sul giogo del più rilevato de’ quali vedevasi la Chiesa sedente in bella forma, che mentre con la sinistra mano sosteneva la Croce, con l’altra additava il Trono sublime di Gloria, in cui si scorgeva il Salvator del Mondo. Nelli dui contigui monti stavano rizzate in piedi due figure dinotanti la Religione, e la Contemplatione, mentre le Virtù Teologali disposte nelli tre monti più bassi, con gli propri simboli la corteggiavano. A piedi de’ monti da ogni parte si vedevano incaminate turbe de’ popoli per fare homaggio a quella gran Monarchessa, e cattivar gl’intendimenti con-