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Gionta alla vigna di Papa Giulio, ch’è un Palazzo con vigna, giardini, cortili, fontane, passeggi, e viali situato a punto tra la porta del Popolo, e’l sopradetto Ponte Molle, Monsignor Governatore, il Senatore, Conservatori, e Caporioni, e tutti gli altri del Popolo Romano, ivi di nuovo complirono con S. M. che li accolse gratiosamente, e la serenità della faccia, e’l manieroso dell’aggradimento d’essa massime verso Mons. Bonelli Governatore, si sottoscrissero testimonij alla stima della virtù, & integrità di questo Prelato. Eran già passate le 18 hore quando Sua Maestà arrivò a questa vigna. Smontata dalla sontuosa carrozza del Papa tutta di veluto vinato, & oro, salì alle stanze alte del Palazzo dove stava apparecchiata una lauta mensa, coperta di varietà di rinfreschi, di vini, acque, & abbondantissime confetture, vi si trattenne più d’un hora, e meza, per lasciar cessar la pioggia, che incommodò notabilmente la fontione. Ma nel punto, che stavasi consultando di rimetterla ad altro più benigno tempo, il Cielo, quasi che si vergognasse di non dar luogo a così sontuoso trionfo, in un momento dissipò le nubi, disciolse le tenebre, e ricondusse il Sole, acciò anch’egli assistesse al corteggio di pompa sì rara, e sì celebre. Vennero con la Regina quattro delle carrozze di lei a sei all’uso Alemanno guidate da Cocchieri vestiti a livrea di scarlatto fino guernito di listoni di veluto nero bordato di passamani d’oro con diversi Servitori, &