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due Cardinali in carrozza, sedendo l’Eminenze loro dalla parte del Cocchiere, e la Regina sola nel di dietro; i quattro Nuntij la seguivano poi, come fecero sempre, dentro un’altra carrozza, e così di mano in mano continuava il corteggio d’altre carrozze di nobiltà. Volse vedere quella bella fortezza, il che seguì con suo grandissimo gusto, e qui ella stessa assisté allo sparo d’alcuni pezzi d’artiglieria. In questi due giorni la Città stette tutta in feste, & allegrezze, procurando ogn’uno di publicarle con quelle dimostrazioni, che si convenivano. Si fecero bellissime mascherate, & altre comparse,, che potessero invaghir gli occhi, e dar divertimento a’ sensi. La Regina al suo ingresso nello Stato Pontificio spedì da Ferrara a Roma per le poste il Conte Raimondo Montecuccoli, accioché in suo nome complisse con Sua Santità, rendendogli gratie di tutti gli honori, che Sua Beatitudine s’era degnata di fargli, e di quelli particolarmente, ch’haveva cominciato a ricevere nel Dominio Ecclesiastico, al quale consignò lettere affettuose per Sua Santità. Questo Cavaliere con la solita vivezza de suoi nobili, e spiritosi talenti conplì molto bene, & esattamente alle sue parti, lasciando il Papa contentissimo del suo ministerio, se ne ritornò di lì a pochi giorni a ritrovar la Regina nel viaggio, riconducendosi con lei in Roma.

La mattina seguente volendo Sua Maestà mangiar in publico, fu preparata la tavola con una posata sola sotto al baldacchino; ma perché essa volse honorare