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sione, fu solennizata da varij fuochi d’allegrezze, suono di campane, e d’artiglierie, e da una nobilissima, e bellissima opera rappresentata in musica, con sontuoso apparato di macchine, e di Scene, che riuscì a meraviglia dilettevole.

Si rappresentò pur anche la notte susseguente un’altra opera in musica chiamata l’Argia, Dramma musicale, con prospettive di Scene ammirabili, e di straordinaria curiosità. I vestiti de recitanti eran nobilissimi, e sontuosi al maggior segno, la musica isquisita, non havendo S. A. Arciducale risparmiata, né diligenza, né spesa, per haver i più celebri virtuosi dell’Italia. Durò sei hore continue, e fu goduta da Sua Maestà, e da tutti gli astanti con attentissimo gusto.

Gli altri tre giorni, che si fermò Sua Maestà in Inspruch, fu sempre trattenuta da virtuose ricreationi, e l’una, e l’altra dell’opere sudette fu replicata; poiché non essendo mai compito il gusto, sin che lascia luogo al desiderio, vedevansi la Regina, e tutti gli altri non ancora satolli di quel piacere. Il giorno avanti alla partenza intimata per gli 8 di Novembre, Monsignor Holstenio visitò il Conte Raimondo Montecuccoli inviato dell’Imperatore, non solo per assistere alla professione, ma per servir la Regina sin a Roma, e fu accolto con grande dimostratione di stima dalla gentilezza di questo Cavaliere.

La mattina dunque degl’8 i Serenissimi Arciduchi, e’l Pimentel Ambasciator di Spagna unitamente col Holstenio sottoscrissero quattro copie dell’origi-