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chiamata Steinhain, dove fu ricevuta, e trattata con li soliti incontri, dal fratello dell’Elettor di Magonza, espressamente spedito da quell’Eminenza Elettorale, con una compagnia di cavalleria, ad effetto di servirla per tutte le terre della sua giurisdittione. Qui venne pure il Sig. di Wambolt Colonnello del Regimento del medesimo Elettore, ad invitar Sua Maestà in Asschaffembourgh. Sarebbesi la Regina forse più che volentieri fermata qualche puoco in Francfort, Città franca, grande, famosa, situata sulle sponde del fiume Mayn, e tra le altre cose pienissima di librarie copiose, & abbondanti de più curiosi volumi, che siano andati sin’hora alle stampe; ma stimò meglio continuar, come fece il suo viaggio, per non incommodare il Senato di essa, a fargli quei trattamenti, con i quali più d’ogn’altra havrebbe procurato quella Patria di palesare, la propria gratitudine verso il glorioso nome del già Re Gustavo Adolfo, Padre di Sua Maestà, che fu particolar protettore di quella Città, e che entratovi colle sue armi, la preservò dallo sdegno, e dal rigore di cui era minacciata dalle truppe imperiali. Fu però salutata da tutto il cannone, & acclamata da tutto il popolo concorso in straordinaria folla a vederla, con ogni maggior curiosità, e veneratione. Da Stenhaim, si portò ad Asschaffembourg Città bagnata dal sudetto fiume Mayn, spettante al Dominio del medesimo Elettore di Magonza, il castello di lei forte, bello, e di struttura moderna, è delle più