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paese circonvicino, per esser stato più d’ogn’altro battuto dalle soldatesche, hor dell’uno, hor dell’altro partito, o fosse per la disgrazia della sua positura, o pure per haver quel territorio il privileggio d’esser de più fertili, & ameni della Germania, essendo le campagne di lui tutte fertili, le colline vestite di copiosi frutti, e le pianure d’ogni intorno irrigate da gran quantità d’acque. In Limbourgh fece colatione, e doppo essendosi stradata verso Konigstein, picciola Città, con castello fortissimo, spettante all’Elettore di Magonza, vi gionse assai prima, che si nascondesse il Sole, ricevuta con lo sparo di tuta l’Artiglieria, e con l’invito di quel Governatore, che complì con Sua Maestà, anche in nome dell’Elettore suo Padrone; ma essa ricusando l’essibitione, volse alloggiare all’hosteria, e trattenervisi anche tutto il giorno de’ sei d’Ottobre. Venne qua da Francfort il Residente del Re Carlo Secondo d’Inghilterra, a visitarla, e chiedergli udienza da parte del suo Padrone, il quale vi sopragionse il doppo pranso, e vi fu ricevuto, benché privatamente, con la dovuta cortesia, però trattenendosi, e discorrendo insieme più di due hore. Erano col Re il Prencipe di Glocester, fratello di lui, giovinetto assai spiritoso, & alcuni altri Cavaglieri, che tutti riverirono la Regina, e furono da lei accolti, con gran dimostrazioni di stima, e di molto affetto. La Maestà Sua incontrò il Re all’alto della scala, e qui pure l’accompagnò. Ridottisi in camera, si