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di guittone d’arezzo 173

68

Poiché è piú ricco chi ha piú gioia, egli si stima il piú ricco del mondo.


 
     De tutte cose è cagione e momento,
che omo vole, o dice, o face, gioia:
ch’ha onore e prode e piacere ’n talento
l’om solamente per venire a gioia.
     5Chi tutto ’l mondo avesse a suo, non sento
che li tendesse cos’altra, che gioia:
adonque par però ver sperimento
che quello è ricco piú, ch’ave piú gioia.
     Perciò m’approvo al piú ricc’om che sia,
10poi di gioi aggio ognor compiutamente
ciò che lo core meo vole che sia;
     e s’eo mostrar l’osasse intra la gente
com’è ciò ver, chi piú saggi’è diria
ch’eo vero dico assai ben giustamente.

69

Bisogna favorire, non contrastare chi ama per amore.


     Ben meraviglio como on conoscente,
o ver omo che ama per amore,
po ver cui ama istar croio e spiacente
e farli a suo poder noia e dolore,
     5perché d’alcuno modo lui parente
li sia la donna ch’ama l’amadore;
poi sa che ciò li aven forzatamente,
perch’ha ’n poder d’amor l’alma e lo core.
     Donque farla merzede e cortesia
10e ben suo grande e de la donna maggio
covrirli e darli a stagion agio e via;
     che s’ello pur guardar vol lo passaggio,
e l’om de gir soffrir non po, follia
li gioca sí, che monta ont’e dannaggio.