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122 I DINTORNI DI FIRENZE.

Bartolommeo da S. Leolino e colla denominazione di Romitorio. La costruzione della casa da signore dev’essere avvenuta circa questo tempo. Essa va in possesso di Bartolommea Del Bambo moglie di Bernardo Del Benino nel 1471, poi in certi Papi o di Papo e nel 1536 l’ha Jacopo Cennini fattore del Duca Cosimo che la vende ai figli di Lorenzo Salvestrelli. Circa un secolo dopo, un altro Lorenzo Salvestrelli lascia il possesso ai Frati di S. Girolamo di Fiesole i quali nel 1632 la danno a livello agli Ambrogi e più tardi, nel 1720, ai Lapi che la tennero fino al secolo passato. Poi fu Ricceri e Baccani.

Le Pergole o gli Angioli. - Villa Jeaffreson. — La costruzione di questa villa di bell’aspetto ed in vaghissima posizione, non è anteriore alla prima metà del XVI secolo e dev’essere avvenuta per opera di un Francesco di Piero che possedeva alcune terre in quel luogo. Da lui pervenne in Antonio di Francesco Grazzini sarto, che nel 1559 la vendeva ai Frati Camaldolesi di S. Maria degli Angioli, insieme ad altri beni da lui acquistati. Nel 1572 i frati allivellarono la villa a Filippo Bigordi, ai figli ed ai nipoti, discendenti da quella famiglia alla quale appartenevano i celebri artisti noti col nome del Ghirlandaio.

Ma il Bigordi nel 1596 cedette i suoi diritti livellari al Canonico Scipione Ammirato che altri beni possedeva contigui a questi. Morto nel 1600 l'Ammirato, la villa delle Pergole tornò ai Bigordi e nel 1636, finita la famiglia, venne per un errore che parrebbe strano, impostata al Catasto fra i beni dei frati della SS. Annunziata. Nonostante, questi la tennero come cosa loro e fu soltanto nel 1658 che, scoperto l’errore, vennero citati e condannati in contumacia a restituire i beni a’ frati degli Angioli legittimi possessori. Questi tennero la villa per loro uso; poi, nel 1701, la dettero a livello ai Paolini e quindi ad altre famiglie, fino a che, colla soppressione non divenne di proprietà del Demanio.

Capraja o Le Coste. - Villa Macciò. — La villa è relativamente moderna, perchè venne edificata attorno al 1780. Fu dei Tafani, poi appartenne a Giuseppe Bezzoli uno dei più celebrati pittori fiorentini, vissuto nella prima metà