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tuette erano fornite di tubi di piombo, che immettevano l’acqua sulle rispettive vasche.

Nel lato nord del giardino esiste una vasca di stupendo lavoro, formata sulla parte interna a conchiglia, nel cui mezzo è un pristice a rilievo. Avanti alla detta vasca si osservano due erme sormontate da teste bifronti di Bacco ed Arianna.

Uscendo dalia casa dei Vetti merita di essere osservata la casa segnata col N.° 8 detta

CASA DEL SILENO

Dopo l’atrio osservasi l’impluvio, di fronte ed ai due lati sono alcuni cubicoli con la scalinata accanto per salire al piano superiore. Per una porta a sin. si entra nel triclinio, dove àvvi in mezzo al giardino, una tavola di marmo sostenuta dalla statua di Sileno col fanciullo dormente fra le braccia; e nella parete di fronte osservasi una nicchia per i dei lari. Vi si nota ancora un cubicolo con due grandi affreschi, di cui uno rappresenta Venere e l’altro Apollo, accanto a questo vi è una stanza con due quadri, a destra si osservano le tre Grazie, e nella parete ad oriente Cupido in mezzo ai due dei della bellezza.

Ritornando sulla via principale e giunti ai quadrivio ove s’incontra il Cardo della Città che incrocia il Decumano Maggiore con la fontana all’angolo dell’isola XIV, regione VI, notiamo diverse località di quest’isola scavata nell’anno 1875.

Regione VI — Isola XIV — Cardo.

* CASA DI ORFEO O VESONIO PRIMO

N. 20. — Quì all’imboccatura dell’atrio il 20 novembre 1874, fu trovato lo scheletro di un cane col