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famiglia imperiale. Le due in gesso ivi collocale, sono le copie di quelle che si conservano nel Museo di Napoli; l’una di Livia moglie di Augusto, l’altra di Druse figlio di Tiberio.

Lateralmente si aprono due ampie sale; quella a destra destinata ai banchetti che si tenevano in onore di Augusto, l’altra a sinistra che contiene un oratorio (sacellum) con un altare pei sacrifizi cruenti, e un podio per deporvi le vittime immolate.

* SALA DEL SENATO, CURIA, ATRIO

3.) In prosieguo dell’anzidetto locale si osserva un fabbricato semicircolare, con nicchie che contenevano statue di Decurioni. Nel centro elevasi una base per reggere qualche statua. Iscrizioni non se ne sono rinvenute, ma si è supposto che poteva questo luogo essere destinato alle sedute pubbliche dei Decurioni.

Segue il

* TEMPIO DEL GENIO D’AUGUSTO

(Detto Tempio di Mercurio)

2.) Questo edifizio fu così detto per essersi quivi trovata una statuetta di Mercurio, ma era dedicato al Genio di Augusto.

Fu costruito a spese della Sacerdotessa Mamia, siccome rilevasi dalla epigrafe rinvenutavi, che conservasi al Museo di Napoli, concepita così:

mamia p. f. sacerdos public. genio aug.

solo et. pecunia sua

Sta di prespetto la cella a cui si sale per due scalette laterali. Nel centro del recinto vedesi un ara