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D’UDINE 13

verci trattenere intorno alle stesse. Sopra il maggior altare sorgeva, ora perita, non si sa come, la Madonna di Giovanni da Udine, dal Vasari rammentata, cui una ne venne surrogata di Eugenio Pini1, alla quale recentemente altra se ne sostituì del sig. Odorico Politi, autore vivente, che onora la patria. Il prossimo campanile per la sua situazione signoreggia il paese. L’angelo dorato, che gli sovrasta, e che sovra se stesso girando è l’indicatore dei venti, fu lavoro dei fratelli Vincenzo e Gio. Battista Vallani ingegnosi artefici di Maniago.

PIAZZA CONTARENA

Scendendo ora dal castello, si passa per un maestoso arco dorico, che i Friulani riconoscenti eressero nel 1556 a Domenico Bollani, che nel suo governo erasi distinto in occasione di pestilenza e di sedizione2. Sopra il medesimo appariva fieramente assiso il leone, che gli dava una forma piramidale. Quest’arco è celebratissimo, nè certo è meraviglia, essendone, secondo il parere di un esperto e dotto architetto, autore il Palladio3. Da qui s’apre l’ingresso alla piazza, detta Contarena dal luogotenente Girolamo Contarini4. Di questa piazza prestante per situazione e per arte, talchè poche città possono altra vantarne che le assomigli, fu posta

  1. Boni sulla pittura d’un gonfalone ec. Udine 1797.
  2. Francesco Palladio Historia par. II. c. 175, e Temanza vita di Andrea Palladio, dove leggesi l’iscrizione che è nell’arco scolpita, pag. 291.
  3. Temanza vita del Palladio.
  4. Doc. II. a