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rentz (1864) per la Germania, Rath, Baltzer da Zurigo (1869), Ragazzoni da Brescia, che ne presentò il profilo alla esposizione di Vienna, Stoppani, Spreafico, Major. Il nocciolo granitico d’hornblenda dello Adamello, che ricompare al Tonale, per la sua specialità da Rath si disse tonalite.

Nei seni delle ghiacciaie formansi alcuni laghetti, quali il lago Negro sul Gavia, l’Ervalle sul Pizzo de’ Tre Signori, due fonti dalle quali scendono i due primi rivi dell’Oglio, il lago Avio versante a Temù il fiumicello d’egual nome, il Baitone generante il Re di Sonico, il Solarno e l’Arno in Val Saviore, versanti le due Poia a Cedegolo. De’ quali il Salarno da Baltzer si trovò a m. 2108 sul livello del mare. In questi laghetti, e nelle correnti che ne derivano, si pescano delle più squisite trote dorate dell’Europa sino all’altezza di circa duemila metri. Nell’Oglio da Cividate al lago, pigliansi trote scure sino da chil. 20, nelle correnti più elevate stanno trote più piccole e bianche, ed oltre Edolo trovasi il temelo.

Oltre i torrenti che dicemmo, l’Oglio è ingrossato specialmente da due Oglioli, l’uno scendente dal Morterolo, l’altro dall’Aprica, dall’Oglione della valle Paisco, dal Desso di Scalve, dalla Grigna di Esine.

Calce, potassa, magnesia, silice, allumina, fosfati, scendono nelle valli, sui piani, ne’ pendii pei detriti di graniti, di dolomie, di gneis, di feldspati, di mi-