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Capponi Neri di Gino di Xeri, favorisce il ritorno di Cosimo, 3; dei maggiori cittadini sotto Cosimo, che tuttavia gli mette innanzi Luca Pitti, — assente da Firenze quando viene ucciso Baldaccio d’Anghiari, 5; appoggia le idee di Cosimo contrarie a una politica di repressione, — sua morte, 9.
Capponi Neri di Gino di Piero, degli oratori a Carlo VIII in Asti, 119; ricordato, 324; della Signoria che si disinteressa della pratica dello Strozzi, 330.
Capponi Xiccolò di Piero, sotto-ambasciatore col Vespucci e il Rucellai a Venezia, 165; commissario a Cascina, insiste perché si dia il guasto intorno a Pisa, 308; per ordine di Firenze fa un’incursione contro Viareggio, 314; ancora a Cascina, 333; suo consenso a Piero Strozzi di vendere grano a Lucca — riunione con gli altri capi e commissari e loro decisioni, 338: rimane a Mezzana — suo errore nella lotta contro Pisa, 339 Capponi Piero, commissario a Pisa per difendere Livorno, 69; ricordato, 79; ambasciatore a Carlo VIII, 89; ostile a Piero de’ Medici, nella sua assenza, eccita i cittadini contro di lui, 95-6; degli ambasciatori mandati a Carlo VIII, 96; degli ufficiali fiorentini a Pisa — costretto a fuggirne, 99; dei fiorentini incaricati di trattare con Carlo VIII — sua animosa risposta al re, 105; dei capi fiorentini per la riforma dello stato, 106; de’ venti accoppiatori, 106; ritenuto causa dell’esclusione daCapua, espugnata e saccheggiata dai francesi — assegnata alla Francia, 215.
Carducci Filippo, dei dieci nominati dopo i fatti di Arezzo, 227.
Careggi (villa di), edificata da Cosimo, 11.
Carlo VIII, favorevole alla venuta del duca di Lorena in Italia, 65; sue trattative con Firenze e Venezia, 66; Lodovico Sforza lo spinge a venire in Italia contro il re di XaDoli, 88; sua disposizione favorevole — Firenze gli manda ambasciatori, 88; nuovi ambasciatori fiorentini a lui, 89; i suoi ambasciatori chiedono che Firenze aiuti il suo passaggio, 91; si arma — manda di nuovo a Firenze a chiedere il passo— rifiutato, scaccia dal regno i mercanti fiorentini, 92; passa in Italia, 92; va a Milano, 93; attraverso Pontremoli va in Lunigiana, manda esercito in Romagna, prende Fivizzano, 94; suo incontro con Piero de’ Medici a Sarzana, 95; entra in Pisa — concede la libertá alla cittá, 99; ricordato, 101; si muove verso Firenze fermandosi aSigna, 102: manda invano a chiamare Piero de’ Medici, 103; entra in Firenze, 103-4; domanda il ritorno di Pierb, 104; sue trattative co’