Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. III, 1929 – BEIC 1846967.djvu/323


libro duodecimo - cap. v 317

aveva abbruciato la piú frequentata e la piú ricca parte di quella cittá. Per la interposizione del pontefice allo accordo, si fece di nuovo tra Cesare e loro compromesso in lui, non ristretto a tempo alcuno e con ampia e indeterminata potestá; ma nondimeno con secreta promessa sua, confermata con cedola di propria mano di non pronunziare se non con consentimento di ciascuno: il quale compromesso come fu fatto, comandò per breve suo all’una parte e all’altra che sospendessino l’armi. La quale sospensione fu dagli spagnuoli e tedeschi poco osservata: perché quella parte degli spagnuoli che erano alle stanze nel Pulesine e a Esti predorono tutto il paese circostante; e il viceré mandò gente a Vicenza, per trovarsi in possessione quando si desse il lodo.

Fece anche in questo tempo il Frangiapane in Friuli molti danni; e stando incauti i viniziani, i tedeschi per trattato tenuto da alcuni fuorusciti presono Marano, terra del Friuli vicina ad Aquileia e posta in sul mare: però i viniziani vi mandorono per terra Baldassarre di Scipione con certo numero di genti, e Ieronimo da Savorniano con molti paesani. I quali essendosi accampati, e strignendo anche con l’armata la terra per mare, vennono in soccorso di quella cinquecento cavalli tedeschi e dumila fanti; per la venuta de’ quali, uscendo anche quegli di dentro ad assaltare le genti de’ viniziani, gli roppono con non piccola uccisione e tolseno loro l’artiglieria; e fu anche, con alcuni legni, loro tolta una galea e molti altri legni: dopo la qual vittoria preseno per forza Monfalcone. Aggiunsesi alle genti di Marano, pochi dí poi, quattrocento cavalli e mille dugento lanzchenech che erano stati a Vicenza; i quali, congiunti con altri fanti e cavalli venuti nuovamente nel Friuli, correvano tutto il paese: però Malatesta da Sogliano, governatore di quella regione, con seicento cavalli e dugento fanti, e Ieronimo da Savorniano con dumila uomini del paese, che si erano ridotti a Udine, non vedendo potere resistere, passorono di lá dal fiume di Liquenza, soccorrendo dove potevano. Ma essendosi divisi i tedeschi, una parte prese Feltro e correva per tutto il paese circostante; ma i viniziani, che