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libro primo — cap. xii 75

loro la compagnia di Cammillo Vitelli da Cittá di Castello e de’ fratelli, soldati di nuovo dal re di Francia, il pontefice richiamò a Roma parte delle sue genti che erano in Romagna con Ferdinando.

Le cose del quale non continuavano di procedere con quella prosperitá la quale pareva che si fusse dimostrata da principio. Perché arrivato a Villafranca tra Furlí e Faenza, e di quivi prendendo il cammino per la strada maestra verso Imola, l’esercito inimico, che era alloggiato appresso a Villafranca, essendo inferiore di forze, si ritirò tra la selva di Lugo e Colombara presso al fossato del Genivolo, alloggiamento per natura molto forte, luogo d’Ercole da Esti, del dominio del quale aveva le vettovaglie; onde tolta a Ferdinando, per la fortezza del sito, la facoltá d’assaltargli senza gravissimo pericolo, partito da Imola, andò ad alloggiare a Toscanella appresso a Castel San Piero nel territorio bolognese; perché desiderando di combattere, cercava, con la dimostrazione di andare verso Bologna, mettere gli inimici, per non gli lasciare libero l’andare innanzi, in necessitá di condursi in alloggiamenti non tanto forti: ma essi dopo qualche dí, approssimatisi a Imola, si fermorono in sul fiume del Santerno tra Lugo e Santa Agata, avendo alle spalle il fiume del Po, e in alloggiamento molto fortificato. Alloggiò Ferdinando, il dí seguente, vicino a loro a sei miglia, in sul fiume medesimo appresso a Mordano e Bubano, e l’altro dí con l’esercito ordinato in battaglia si presentò vicino a uno miglio; ma poi che per spazio di qualche ora gli ebbe aspettati indarno nella pianura, comodissima per la sua larghezza a combattere, essendo di manifesto pericolo l’assaltargli a quello alloggiamento, andò ad alloggiare a Barbiano villa di Cotignuola, non piú verso la montagna, come insino ad allora aveva fatto, ma per fianco agli inimici; avendo sempre il medesimo intento di costrignergli, se avesse potuto, a uscire degli alloggiamenti cosí forti. Era paruto che insino a questo dí le cose del duca di Calavria fussino procedute con maggiore riputazione, perché e gli inimici avevano apertamente ricusato il combattere, difendendosi piú