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nota 369

G. materia; p. 202, manca in Can.; troppo integri; p. 203 Can. serrato — G. segnato; p. 212 Can. profeta — G. profezia; ibid. Can. infusi — G. infissi; p. 213 Can. buono e — G. uomo; p. 216 Can. avere una benevolenza — G. vivere con benivolenzia; p. 218, manca in Can.: sí grande e sí rare; p. 223 Can. tutti i parenti — G. tanti parenti; p. 227 Can. fidate — G. sedate; p. 230 Can. di sorte — G. da fare; p. 237 Can. gli amici — G. gli animi; p. 238 Can. facoltá — G. facilitá; p. 241, manca in Can: a starci, di chi aveva; p. 242 Can. in pegno — G. impegnato; p. 244 Can. Che — G. Chi, che.

Dell’Oratio accusatoria l’A. rifece piú volte l’esordio, e tutta la prima redazione rimaneggiò, com’egli stesso scrive, «causa stili» in modo che riuscisse «melius ordinata». Riproduciamo qui la forma originaria del suo scritto.

Oratio accusatoria.

1. Quello che sopra ogni cosa s’aveva a desiderare, giudici, poi che con tante difficultá e contradizione de’ potenti è stata ordinata questa legge dello accusare, che el primo che si accusassi fussi pieno di tanti e sí manifesti peccati che non s’avessi a dubitare della condannazione sua e nondimanco fussi di qualitá che la sua pena dessi (terrore grande canc.) autoritá grande a questi nuovi giudici e terrore alli inimici di questa libertá, è per grazia di Dio accaduto sí largamente che non si poteva immaginare (corr. su desiderare) meglio, perché è accusato tale che (non si può dubitare che el canc.) è certissimo che non per una sola ma per molte e grave cause merita essere condannato; e la riputazione e potenzia sua è di qualitá (corr. su tale) che ognuno cognosce manifestamente che el lasciarlo stare nella nostra cittá è cosa molto perniziosa alla republica ed el cacciarlo è utilissimo, sí per el male che standoci sarebbe per fare, sí per lo esemplo (e timore canc.) che si dará agli altri che hanno la medesima voluntá di offendere la libertá che ha lui (ma non hanno le medesime forze canc.); e perché con questa sentenzia si fonderá e stabilirá in modo questa nuova legge nella quale sanza dubio consiste gran parte della vostra libertá, che piú opererá el freno di quella che tutte le altre legge ed ordini che noi abbiamo. Nè io certo ho tolto questo assunto per altro perché essendo le qualitá mia non tanto gagliarde che io possa non tenere conto di sí potenti inimici, come mi nasceranno da questa accusazione, né el vivere mio stato mai di sorte che s’abbia a credere che volentieri io offenda altri (corr. su persona) o mi rallegri del male di persona, mi può essere prestato fede che né la voluntá nè lo ardire non m’ha mosso a questa accusazione, ma solo el desiderio dello amore