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56 dialogo del reggimento di firenze


Dunche se noi vogliamo fare giudicio dove chi sará sopra alla giustizia studiosamente errerá piú, o a tempo de’ Medici o del populo, bisogna considerare dove alle opere loro saranno piú presenti e’ premi o le pene. Ed in questo, se io non mi inganno, ci è differenzia non piccola, perché uno ufficiale che si porti bene, spererá poco dal popolo, uno che si porti male ne temerá poco, non distinguendo, come ho detto, el popolo di sua natura, non pensando e non tenendo a mente; in modo che in capo del gioco ará cosí facilmente un altro officio chi si sará portato male nel primo, come chi si sará portato bene, massime se voi leverete questo modo delle piú fave, che per mia oppenione si leverá presto. Appresso, se uno ufficio fará uno torto, a chi si ará a ricorrere che vi provegga? Non ci sará rimedio alcuno, perché non ci sará chi abbia facultá di prò vedergli. Di poi molte volte, chi sará in ufficio ará forse buona mente, ma quando si ará a toccare persone di qualitá, ará rispetto a farlo, perché ne’ governi liberi l’uno cittadino riscontra spesso con l’altro, e non avendo uno capo che ti difenda dalle ingiurie, ognuno faccendo dispiacere a altri, dubita di quello che gli potrebbe spesso intervenire.

Queste cagioni cessavano assai a tempo di Lorenzo, perché tenendo lui diligente conto de’ portamenti degli uomini, era in luogo di premio el satisfargli, in luogo di pena lo essergli in cattivo concetto, vedendosi per effetto che con l’uno andavi innanzi, con l’altro restavi indrieto; e però ognuno aveva grandissimo rispetto a non mancare del debito suo, ed era questo maggiore freno che non sará quello né del consiglio né di una legge. Cosí se pure eri gravato, avevi el rimedio presente: quivi era el ricorso, quivi la appellazione; e quando per uno magistrato sí faceva torto a uno, gli erano spesso tirati gli orecchi di sorte che si ritirava nel cammino diritto. Ed a gastigare uno gli uomini erano piú animosi, perché si temeva piú el non satisfare a lui che el dispiacere a qualunche cittadino, e sapevi che aresti chi ti difenderebbe, quando per quella cagione ti fussi voluto fare torto. Se adunche e’ magistrati aranno minore stimulo e manco freno, chi dubita