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amalia guglielminetti

stituiscono il suo mondo, che non alle inclinazioni del suo cuore e alla propria felicità.

— Se voi vi immaginate che la mia felicità dipenda dall’accettare o dal rifiutare le vostre insistenti offerte d’amore, vi sbagliate, mio caro, e date prova d’una presunzione che sarebbe ammirevole, se non fosse ridicola ed insolente.

— La mia presunzione e la mia insolenza hanno almeno il merito della sincerità, mentre la vostra virtù, a cui tenete tanto, non è che una virtù di parata di cui vi adornate per il mondo, una elegante cappa d’austerità, di taglio irreprensibile e di colore grave, sotto cui si agita e freme imprigionato il vostro desiderio di vivere e di godere, senza trovare il coraggio di liberarsi e di correre con piedi leggeri alla sua gioia.

— Quanto mi divertite con queste vostre frasi poetiche prese ad imprestito da chi sa chi!

— I poeti sono infatti bravissime persone, fatte apposta per soccorrere gli innamorati impacciati ed abbellire quando occorra il loro linguaggio poco eloquente.

— Innamorato, voi! Con quella nobile fama di collezionista d’avventure che vi siete creato con lunghi anni di pazienti ed onorate fatiche!

— Perchè ritornate sempre su questo argomento? Non c’è nulla di più bugiardo che la fama, mia cara amica.

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