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E’ va più di un Asino a mercato.
Asino duro, bastone duro.
Asino punto convien che trotti.
Per via si acconciano le some e mal per l’Asino che le porta.
La pazienza e la virtù degli Asini e dei santi.
Chi si mette tra la semola gli Asini se lo mangiano.
Alla prova si scortica l’Asino.
Gli Asini si conoscono al basto.
Carne di Asino vuole bastone.
L’Asino porta il basto e non lo sente,
Ma dove il senta mai egli è valente.
Di coda di Asino non si fa staccio di seta.
Far come l’Asino che porta il vino e bee l’acqua.
E’ vale una ghierabaldana, che ne davano trenta per un pelo di Asino.
Disputare della ombra dell’Asino.

     Chi non ha senso di armonia nel cuore
     Nè il muove accordo di suoni gentili
     Nacque ai corrucci, ai tradimenti e al sangue.
     Cupi come la notte i suoi pensieri,
     E più neri dell’Erebo gli affetti...
     Non fidarti a costei392.

Benedetta la Musica! Orsù via, disse un giorno quel beffardo di Momo alla madre Natura, cha la vide, con le maniche della camicia tirate su fino al gomito, affaccendarsi a fabbricare Bestie pel mondo, miriamo un po’ che cosa saprai farci di galante. E la Natura cortese, tolto alquanto di argilla su la ruota, la mise in giro col piede ed ecco creò l’Usignolo. Appena nato, il musico uccello dimenando la coda e saltellando vispo e irrequieto sciolse un canto,