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come la va sfoggiata! veste di seta, porta mantiglia alla grande; ciò poco avrebbe a premerle e non le preme, ma le muove pensieri sinistri nella mente che la sturbano nelle sue preghiere. Non si può affacciare alla finestra per respirare un po’ di aria a cagione della vicina dirimpetto, quella che ha tre figliuole grandi da marito, se sapesse! la casa sempre piena di giovinotti e senza soggezione.... basta! non ho cuore da ridire quello che questi occhi veggenti hanno veduto; dappertutto scandali, da per tutto spettacoli che mettono sottosopra la coscienza. Signore! un’altra tribolazione le viene per via del fratello che frequenta la vedova di Piazza vecchia e lo scola di salute e di quattrini; anzi credo per certo, in casa sua si giuochi alla disperata con rovina di tanti poveri figliuoli di famiglia. Bisognerebbe che il governo ci prendesse riparo; ma il governo non ha occhi e manco orecchi, e poi chi glielo va a dire? Ella non ha superbia, perchè l’umiltà piace a Dio; ma come si fa a sopportare il bottegaio a piè dell’uscio che per avere aperto canova si crede dei priori e le ha levato il saluto; guardi il cielo da mormorare, ma tutto il vicinato sa che il bottegaio mise l’ale dopo che fu rubato il fondaco al mercante di pannina, e ne corrono le novelle; e il governo non vede nulla; non sa nulla.... Misericordia! in che mani siamo cascati.....