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capitolo xvii. 141


giovane, perchè non abbastanza pratico, e poi anche le civette impaniano.

Il Gasperi vinse, e poichè, rifrustate tutte le vie del bindolo, non trovandoci modo di sgattaiolare, fece il galantuomo, e pagò, onde Fabrizio con questi ed altri guadagni assicurato, avvertiti appena per cerimonia i parenti, aveva contratto il matrimonio con la Bianca Vinneri, e messolo sotto la doppia custodia della legge divina ed umana; una volta si credeva che ne bastasse una, e lo conservava addetto, e inodore, meno la tara di uso, già s’intende; oggi al contrario ripongono il matrimonio in due casse, come i cadaveri, onde non ammorbi, ma le più volte non basta.

Fabrizio non apparteneva alla specie dei cauti, i quali attendono agli umori del popolo, ed a seconda di quelli si governano; superba indole e pugnace, si compiaceva per lo contrario bravarli: la prosperità inebria più dell’acquavite assai; e poi il continuo struggimento della moglie accanto gli aveva proprio messo il cotone dentro gli orecchi: costei, buttata giù buffa, ormai si palesava qual’era; la chiesa frequentava sempre, perchè femminuccia pinzochera, ma ci andava come al teatro, sfarzosa di vesti; non già per vedere, ma per essere veduta; non per adorare, bensì per essere adorata: due febbri perpetue la tenevano accesa; la febbre dei diamanti e la febbre dei cavalli: a quella dei dia-