Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore III.djvu/104

102 il secolo che muore


La Camera dei deputati gli aperse le paterne braccia, quasi al figliuol prodigo; non celebrò la testa di famiglia ammazzando la vitella grassa, perchè vitelle nella Camera non se ne trova. Insomma, tante glie ne dissero e tante glie ne fecero, che egli, guardandosi allo specchio mentre si radeva la barba, talora interrogava se stesso: «ma che io sia diventato davvero un benefattore della umanità?» All’ultimo se ne persuase sul serio; allora prese a portare il capo su le spalle con la religione con la quale il prete sostiene il sacramento con le mani; e talora discorrendo delle sue fortune a tavola, come uomo convinto nell’intimo delle viscere, scappava fuori con questa sentenza:

— Se pari al sole ho comune con lui qualche macchia, come il sole dispenso luce e calore all’alma madre Italia.

Quelli che sedevano a mensa con lui esclamavano:

— Bravo!

Ed il Ramassi conduceva il coro.