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capitolo x. 79


ciarci di fianco e alle spalle, intanto che noi c’inoltriamo nel Veneto; così noi potremmo, a volta nostra, speculandoli in cotesto posizioni, assalirli a tergo ed occupare il Tirolo.

In questa opinione mi conferma l’ottimo sistema immaginato dagli ingegneri tedeschi, i quali, avendo fatto il castello di Toblino chiave della vôlta, partirono in due le linee della difesa, di cui la prima piglia da mezzogiorno scendendo dalla valle inferiore della Sacca verso la estremità settentrionale del lago di Garda; l’altra dopo avere rimontato la medesima valle per le Giudicarie conduce al lago d’Idro; anco da Toblino a Trento, il terreno è munito di forti arnesi di guerra, che si collegano col quadrilatero e con le altre difese. E a uomini come state, sergente?

— Io non saprei; chi ne dice una e chi ne conta un’altra. Ella sa quanto me, come l’arrolamento dei volontari prima fosse aperto, poi chiuso, all’ultimo riaperto: senza aggravarmi la coscienza, mi è concesso sospettare che il governo barcamenasse nella speranza di non chiamarli mai, o, chiamati, rimandarli subito: basta, io credo che da principio, a farla grassa, saremo giunti a quindicimila; adesso ogni giorno ne arriva1; ma, o

  1. Il Rustow afferma fossero 6000 i garibaldini al rompere della guerra; a mezzo luglio confessa che gli mandarono rinforzo, e allora egli ebbe 10 reggimenti di linea, 2 battaglioni di bersaglieri,