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capitolo x. 53


Se non che qui vennero fuori i devotissimi del La Marmora, ed a posta loro andarono bisbigliando ch’egli li sconfessava, e parve bruttissimo tiro, perchè, se non furono sua fattura, non si rimanga a mormorarlo sottovoce; lo dica chiaro ed aperto; ma vorrà disdire forse anco il suo rapporto dove significa: «non avendo avuto buon successo il nostro tentativo di stabilirci tra il Mincio e l’Adige per separare le fortezze le une dalle altre, la posizione da noi presa lungo il Mincio diveniva senza scopo.»? Gli intendenti della milizia, nei giudizi loro discreti, a queste insanie non possono reggersi tanto, che non siano costretti ad esclamare: Da quando in qua il condottiero, se non riesce al primo tratto nella sua impresa, l’abbandona? Costumò così Napoleone a Marengo? Fino alle quattro pom. è fama lo avesse respinto il vecchio Melas; a codesta ora sopraggiunse il Desaix, il quale, interrogato, disse se essere giunto tardo per impedire che una battaglia si perdesse, sempre a tempo perchè un’altra se ne guadagnasse, e così fece. Forse era cessato lo scopo di porgere la mano al Cialdini, varcato che avesse il Po? Da quando in qua si mettono due fiumi in mezzo tra voi e il nemico che non v’insegue? Il Rustow, per trovare un’aurora boreale di senso comune in tutto questo garbuglio, immagina che l’esercito si versasse in disordine maggiore di quello che si supponesse, e