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Forse Isabella, mentre segnò questa parola, intese gareggiare con colei che i cattolici salutarono col nome di madonna dei sette dolori; o piuttosto adoperò così nel presagio di nuove tribolazioni. Chi sa? La sventura è tale un tarlo, che rode sempre, finchè trova fibra sana; e alle cose indicate nella Scrittura, che non dicono mai basta, aggiungi l’avversità. — E quanto all’orgoglio, egli si accompagna con tatto, anche colla estrema miseria.

Per dare ricapito finale ai personaggi che hanno recitato la loro parte nel presente capitolo, bisogna sapere come:

Il principe di Platow, quando prima n’ebbe balìa, si mise alla ricerca di Eponina, e la rinvenne... ma polvere. — Mosso dal pertinace affetto, volle portarne seco il cadavere in Russia, e non gli fa concesso; allora intese erigerle nel camposanto di Milano un monumento fastoso, e neppur questo ottenne

chiese in grazia un frammento della marmetta posta sopra la sepoltura di lei, ed anco ciò gli fu negato:» allora per molta moneta largita al custode del cimitero ebbe un pugillo della terra che copriva l’amata donna, dentro un reliquario preziosissimo la ripose, e da cotesto giorno in poi egli costumò dire le sue orazioni dinanzi a quello. — E quando taluno lo interrogava sopra quella sua eterodossa devozione, egli soleva rispondere: