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34 il secolo che muore


la difesa degli assalti altrui, ovvero per assaltare: adesso questo fine ha da smettere, però che i popoli, fatti bene i conti, conoscono a prova come nelle guerre, se i vinti rimangono col capo rotto, anco i vincitori lo riportino incrinato, e lo scambio pacifico dei prodotti di una terra con quelli di un’altra ti reca a casa i beni che i popoli desiderano di godere.

La Prussia se ne accorgerà; la monarchia costà si tramuta in impero; potrebbo darsi che di crisalide diventata farfalla, non si trovasse costretta a battere le ale da Berlino.

E quantunque i principi, non esclusi i più mansueti, usino assisa soldatesca (forse per bene imprimerci nella mente che il diritto sta nella forza), ciò non significa già che tutti sappiano di guerra, e veramente se cingere spada importasse virtù militare, i Cesari e gli Scipioni si comprerebbero in mercato mezza lira la serqua. Se consideri i modi di governare dello monarchie, vedrai come le assolute quasi sempre, o lo costituzionali sempre tracollassero le fortune dei popoli. Quando nella monarchia assoluta volere o fare scoppiano come due faville dal medesimo tizzo acceso, ella benefica le genti con la piacevolezza del fulmine; quando nella costituzionale è costretta ad accompagnare con la sua la volontà degli altri, ella risucchia ed addormenta come il vampiro del Ceylan. Fiera necessità