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118 il secolo che muore


lascia che il flutto del tempo libero e pieno passi sopra di me; dov’egli non mi sommerga intero, il popolo memore, levandomi più tardi un monumento, attesterà che io me lo sono meritato.

Le statue erette in vita ad ogni maniera di persone, massime a principi, bene attestano l’abiezione di cui le inalzava, non già la virtù di quello al quale vennero rizzate. E nò anche le scolpite a principi morti sempre ti appariranno sincere, come quelle che intendono piaggiare i principi vivi. Così i toscani, maestri a vestire la servitù col lucco della libertà, posero il simulacro a Leopoldo I col motto: quaranta anni dopo la sua morte; ciò è vero, ma tu pensa che allora reggeva sempre in Toscana assoluta la stirpe di lui. perchè non pensarono essi all’immagine del loro Leopoldo, quando il re Carlo Ludovico, borbonico, o la principessa Elisa, napoleonide, regnavano fra loro? Allora gli anni sarieno stati meno, ma la volontà più sincera; adoperando le arti degli adulatori fecero sospettare bugiardo quello che in altra guisa sarebbe sembrato verace.

Finalmente considero: noi altri per ordinario paghiamo il fitto per istarci in casa, ovvero la compriamo, ed in questo caso l’interesse del capitale impiegato rappresenta la pigione. Alla patria poi dove abbiamo abitato durante tutta la nostra vita veruno pensa a lasciare qualche cosa: parmi, male.