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enormezze di Omobono, sebbene coteste sconce trafitture lo pungessero, oltre ogni credere, dolorosamente; ma alle ultimo proposte di costui il suo volto presentò di transito tutti i colori dell’arcobaleno, e già la bile troppo a lungo repressa stava per gettare giù. gli argini e prorompere, quando un servo si affacciò sul limitare della sala annunziando il pranzo in ordine.