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capitolo ii. 101


se pensate che rimettendovi a casa voi non saliate una scala per volta, bensì scalino per iscalino, vi sarà chiarita la ragione di parecchie cose, che sembrate ignorare. Di quost’altro persuadetevi, che voi vi metteste a puntelli all’edilizio che si sfascia; ora il puntello non è l’edilizio, sebbene si troverà un giorno travolto nella medesima rovina.

— Caro mio, voi v’ingannate; il vizio è il mercato dove si trafficano le virtù; e siamo tali puntelli noi, che alla occasione diamo la pinta alla fabbrica. Quando sarà istituita sopra buon fondamento la repubblica, noi offriremo i nostri umili servizi alla repubblica italiana, ed anco alla repubblica universale: però non vi augurato mai di passarvi dell’usuraio e del prete; prete e usuraio sono ossa delle ossa, e carne della carne della umanità. Tuttavia mentre queste cose hanno da venire, io per me penso: che non valeva il pregio di capovolgere questo mondo, e quell’altro per isfrattare gli austriaci di Italia; anzi sarebbe tornato meglio sovvenirli ad occuparla tutta, che senza tanti disturln adesso ci troveremmo ad aver fatto maggiore cammino; invece ora il popolo scorrazza a scavezzacollo per l’aperta campagna, e ci vorrà il diavolo perchè i sullodati prete e giandarme ce lo riconducano alla fune.

Si vedeva chiaro come Orazio, o por fastidio, o per istracco, non si curasse rilevare lo invereconde