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Appendice F. Evidenza di un uomo Pliocenico dimostrata dagli eoliti Le nostre conoscenze circa l’esistenza dell’uomo in Europa, pervenute a noi da ricordi scritti contemporanei di quello, risalgono a poco meno di 3000 anni addietro : e, rispetto ai popoli d’Oriente (comprendendo pure fra quelli il popolo Egizio) si potrà a mala pena risalire d’uu altro migliaio d’anni in più. La cronologia dell’estremo Oriente presenta maggiori difficoltà; tuttavia anche per esso si può ritenere che le memorie scritte di qualsiasi natura non datino, per ogni dove sulla Terra, che da poche migliaia d’anni. Oltre a questo periodo le nostri cognizioni intorno al genere umano ci sono fomite da vestigia di abitazioni, da arnesi ed armi, da traccie di pitture o di sculture, e dai resti di focolari ed avanzi di animali. Il periodo preistorico comincia appunto quando, ces sata ogni memoria scritta, noi dobbiamo ricorrere a quei soli indizi ; non vi può essere peraltro una linea ben definita di demarcazione tra il periodo storico e quello preistorico; quel passaggio inoltre deve essere ascritto ad età molto diverse tra di loro, secondo le varie regioni della Terra. Tant’è che per alcune tribù selvaggie, tuttora esistenti, quel passaggio ancora non ebbe luogo ; e talune sono scomparse ed altre ancora scompariranno dalla faccia della Terra senza che quello avvenga. Risalendo il corso del periodo preistorico si ritrova sempre un’epoca, durante la quale era sconosciuto, fra