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34® Lo sviluppo dì un pianeta Com’esse spingonsi verso ovest, e raggiungono l’Europa, la diramazione che si stende passato il Caucaso subisce una riversione nella direzione delle pieghe, e passando attraverso una potente contorsione nella Ru- menia è tratta, nei Carpazi e nella parte principale delle Alpi, verso il Nord. Una gran parte di queste piegature è di recente età geologica ; essa è continuata in tempi recenti, ed il movimento può anche non esser ancora cessato. Egli è grandemente verosimile che, entro la regione occupata dalla serie di pieghe esistenti, un ininterrotto strato d’acqua si estendesse una volta dal Turkestan alla China, dove Han Hai, il Chinese « mare secco » (antico lago di reliquato) segna l’estremo suo limite orientale. Il mare di Teti. Il Nord dell’antico Gondwana è una vasta zona di depositi lasciati dai mari dei tempi Mesozoici. Essi si trovano da Tunisi a Sumatra; essi abbracciano il Ton- chino e l’Asia Minore, le regioni montane dell’Hindu Kush, i Pamiri, gli Imalaja ed i Trans-lmalaja rivelati da Sven Hedin. Essi sono le reliquie di quell’antico mare talvolta detto di Teti, e descritto da Neumayer come l’antico Mediterraneo centrale. Il presente Mediterraneo è una reliquia del vecchio mare di Teti. E nuovamente ancora più a Nord, costrutta sopra una fondazione di roccie Paleozoiche, vi è la pianura elevata della Siberia orientale. Dalla China sino all’Antartico trovansi deposti dei giacimenti dei tempi Cambriani, e sopra quei giacimenti altri del periodo Siluriano, tutti depositati molto uniformemente. Essi non hanno sofferto gran disturbo. Al dièopra quelli vengono nuovamente degli strati di giacimenti che portano piante, forse del periodo Permiano, alcuni di essi adducendo alla seconda divisione di roccie, le