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La formazione di sistemi solari 17 E neppure deve essere scordato che sono stati fatti dei tentativi per migliorare la teoria di Laplace, per modo di costrurre una cosmogonia che dovrebb’essere più adattabile ai fatti osservati. Per esempio, sono stati proposti due principali modificazioni del sistema di Laplace : io) la sostituzione di un sottile piano spirale per la di lui sfera nebulosa; 20) l’introduzione dell’azione delle maree per spiegare molti dei particolari. Se noi sostituiamo un sottile piano spirale per la sfera nebulosa, noi ad ogni modo avremo l’appoggio delle osservazioni, perchè molte simili spirali esistono nei cieli ; e noi non abbiamo bisogno di presumere una cotale estrema tenuità per la nostra nebulosa primitiva, come ebbe da fare Laplace. La variante di Sir Robert Ball a questa ipotesi della spirale (1), viene emessa collo stabilire la proposizione che una sfera di particelle moventisi abbia una tendenza ad espandersi all’ingiro a mo’ di un disco. Egli deduce questo dal fatto che in ogni sistema di forze moventisi, la somma totale dei risultati delle azioni reciproche delle forze (ossia ciò che vien detto « il momento delle quantità di moto ») rimarrà sempre lo stesso : ma che 1’ « energia » del sistema diminuisce con ciascuna collisione delle sue particelle. Le particelle dopo la collisione tenderebbero ad accumularsi verso il centro, e tutto il sistema tende a quella forma che combina il minimo di energia colla preservazione del suo momento d’origine (oppure diremo noi : « forza vitale » ?). Questa forma può essere dimostrata consistere in un disco piatto vastamente esteso all’ingiro. 11 mucchio di particelle verso la parte centrale del disco obbligherebbe questa parte a girare più rapida- of Astronomy, pag. 60), dice che Laplace propendeva a considerare la teoria quale moltospeculativa. (1) The Earth's Beginnings, pag. 243-7. G. S. Grew 2