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298 Lo sviluppo di un pianeta glaciale, risultavano dall’influenza combinata dell’inclinazione, gradatamente variante, dell’asse della Terra e del percorso, gradatamente variante, della Terra attorno al Sole. Il percorso della Terra attorno al Sole non è un circolo perfetto, ma è un’elisse: e questa elisse talvolta s’approssima più da vicino ad un circolo, talvolta diventa un’elisse maggiormente allungata. Tanto l’inclinazione dell’asse della Terra, quanto lo schiacciamento e l’arrotondamento del percorso della Terra attorno al Sole, variano secondo certi cicli; vale a dire, vi sarà un periodo di circa 26.000 anni, a partire d’oggidl, dopo il quale l’inclinazione dell'asse sarà esattamente la stessa come ora essa è, benché essa avrà errato considerevolmente in un cono, tra adesso ed allora. E similmente vi sarà un periodo di forse 50.000 anni, a far tempo da oggi, dopo il quale il percorso della Terra attorno al Sole avrà all’incirca lo stesso grado di curvatura elittica, quale presentemente ha, sebbene esso abbia a scostarsi considerevolmente dalla sua forma nel frattempo. Il tempo impiegato nel compiere il giro attorno all’elisse è sempre il medesimo: ma il pianeta non corre sempre colla stessa andatura. L’argomento di Croll era che se la Terra fosse andata viaggiando attorno al Sole nella forma la più appiattita del suo quasi dittico percorso e che l’inverno dell’emisfero del Sud avesse avuto luogo mentre la Terra era nel punto più lontano dal Sole, allora l’attuale frigido e lungo inverno dell’ emisfero australe sarebbe diventato ancor più lungo ed il freddo maggiormente intenso. Se d’altra parte l’inverno nordico (che ora ha luogo quando la Terra è nel punto del percorso il più prossimo al Sole) avesse luogo, per causa della variazione d’inclinazione dell’asse della Terra, quando la Terra fosse nel punto più lontano dal Sole, allora l’inverno nordico sarebbe allungato